il quaderno degli appunti è dove e come nascono le idee
quelle che poi vanno a finire sulle tovaglie e tra le lenzuola...

venerdì 27 agosto 2010

Due cuscini indissolubilmente legati



I cuscini, tra le coperte, possono essere una presenza discreta oppure ingombrante, superflua o essenziale, e tutto questo dipende dalle abitudini e dalle posizioni preferite di chi dorme.
Ho sempre preferito avere due cuscini, potendone disporre. Quando ero più piccola uno era sotto la mia testa e sull'altro, molto più piccolo (una misura di servizio) schiacciavo la faccia per sentirmi più protetta.
Crescendo ho cominciato a fare un po' di confusione. Due cuscini, poi nessuno, poi uno ma grosso, poi di nuovo due, ma scoprendo questa volta con sorpresa quanto faccia numero in un letto una federina bella pienotta posta parallelamente davanti a sè.
Se non fosse che poi, a un certo punto della notte, quella cade giù dal letto. Quasi inevitabile.
Allora ecco l'idea di questi due cuscini. Sono legati uno all'altro da una fascia centrale (nella seconda foto ha l'angolo piegato) che non si vede quando il letto è in ordine, ma che i può stendere durante la notte lasciandosi abbracciare attorcigliare incastrare...
Con i bottoni i cuscini restano legati uno all'altro, ma si possono anche separare e usare più discretamente come cuscini singoli dall'uso meno trasgressivo.
I testi, che si scoprono a seconda di come vengono disposti i cuscini (sottosopra, soprasotto, fascia avvolta da un lato o dall'altro) sono: buonanotte, buongiorno, a che pensi?, fai un sorriso.
Il progetto completo lo trovate su lafamigliahomedesign.etsy.com.

giovedì 26 agosto 2010

la scoperta di Josef Franck

tenda in tessuto panama grezzo 100x262 dipinta a mano, per Due Concept Store Roma (layout per la realizzazione, da completare)

La tenda deve essere posizionata dietro la vetrina del negozio, un rettangolo alto e stretto. Al centro del vetro il logo Due Concept Store deve rimanere sempre visibile mentre la tenda va su e giù (questo spiega la parte centrale relativamente vuota). Protegge dal sole e, quando è abbassata, ricorda gli articoli venduti da Due: abbigliamento, accessori, pochi ricercati alimenti...

Sono stati Claudio e Manfred, compagni di progetti e di rigoroso blu&white, a farmi conoscere Josef Franck poco tempo fa, su una terrazzina al mare.
Lui è l'ispiratore di Ikea e di buona parte del design svedese, ormai entrato così capillarmente nel nostro immaginario da cominciare a rappresentare la normalità... seppure la sempre bella normalità.
Ma i suoi disegni sono così complessi e rigorosi al tempo stesso da lasciare incantati. È il tipo di decorazione che mi piace di più: i moduli composti da Franck sono talmente pieni da farmi perdere emozionata nei dettagli mentre si svelano via via le corrispondenze tra le linee e le forme da destra a sinistra, dall'alto in basso.
La tenda di cui vedete il disegno a sinistra è molto lontana dal tipo di progetto e di effetto che ho descritto, tenuto conto anche delle esigenze della vetrina. Ma è stata disegnata il giorno dopo aver scoperto Josef Franck, e allora mi piace ricordarlo... A quando sarà pronta, per pubblicare le sue foto...


Per chi ama il design nordico, consiglio anche una visita tra le pagine raffinate di Sanna Annukka!

giovedì 19 agosto 2010

coppia di federe (double-face) - tessuto cotone pelle d'uovo, 80x60, dipinte a mano e componibili

– Caspita, Pipino, mi porti in vacanza oppure no, quest’anno?
Come una sotto doccia fredda, come esposto a un fulmine a ciel sereno, come appeso a un filo sulla cima un burrone Pipino si sentì. Proprio così.


Queste federe sono tra le prime che ho realizzato. Fanno parte di una serie di double-face con la possibilità di leggere frasi diverse a seconda delle combinazioni fronte retro.
In questo caso sono tre le letture possibili:

- c'è nessuno?...
- no?...
- io (scritto sul retro della seconda federa)


...Ma la combinazione che segue è la mia preferita:

cioè:
- torno presto
- resto

...dedicata a una ragazza di mia conoscenza che spesso si allontana da casa ma che invece avrebbe molta voglia di restare...

andando via lasciando tracce

tenda a tre pannelli (270 x 300 cm)



“Amore caro, la frittata di patate è nel frigo, ma se mi aspetti per cena preparerò per te manicaretti… A stasera, Diana”.
A stasera. Diana sistemò un paio di arance sull’angolo del biglietto perché non volasse giù dal tavolo e a grandi passi raggiunse la porta d’ingresso, in ritardo come ogni mattina.
Come ogni mattina, prima di lasciare definitivamente l’appartamento, si sporse con la testa fuori di casa, annusò intensamente l’odore del pianerottolo per distrarre il naso, e poi lo riportò dentro, e inspirò di nuovo forte e a lungo, per accertarsi che l’aria fosse pulita e fresca e sapesse al limite di brioche calda del mattino.